Si avvicina il preliminare di Champions League della Roma e il campionato portoghese prende il via: il Porto fatica nella prima trasferta contro il Rio Ave ma impara a conoscere i suoi nuovi interpreti. Tra le figure più interessanti c’è la nuova ala brasiliana Otavio, prodotto del settore giovanile dell’Internacional e principale scommessa di Nuno Espirito Santo.
Otavio è un brasiliano del Nordest ma incarna nel suo modo di giocare tutto lo spirito del Brasile della costa: da buon prodotto del vivavio Internacional ha imparato a trattare il pallone e per le sue affinità tecniche è stato spesso paragonato ad Oscar anche se differisce dal fantasista del Chelsea nella collocazione tattica in campo. Otavio (in patria chiamato anche Otavinho) è infatti un’ala pura che ama partire da sinistra e cercare la giocata, un giocatore tecnico che sa saltare l’uomo in corsa e da fermo e che può creare non pochi problemi ad una difesa troppo alta.
È arrivato due anni fa con un biglietto da visita importante: un cartellino salato pagato 7 milioni, decisamente tanti per un ragazzino all’epoca diciannovenne. Si è fatto le ossa prima nel Porto B e poi nel Vitoria Guimaraes dove agli ordini di Sergio Conceiçao ha trovato continuità e i primi gol in una massima serie.
Adesso torna al Porto per far parte di un progetto fatto di giovani che esalta i ragazzi capaci a toccare il pallone. Titolare nella prima uscita ufficiale di campionato dovrebbe essere confermato anche in Champions League in un faccia a faccia con Florenzi molto interessante viste le velleità offensive di entrambi.
Espirito Santo sta scoprendo le giocate di questo brasiliano classe ’95 che potrebbe tornare utile alla causa dei Dragoes: in una squadra che deve riprendersi dopo un annata molto negativa è importante trovare positive novità da affiancare alle due grandi certezze Herrera e Corona che in questo momento sono i giocatori chiave da bloccare nel confronto diretto. Otavio sta emergendo, la Roma dovrà preoccuparsi anche di lui.