Non c’è stata forse impresa più grande nei maggiori campionati europei della promozione dell’Elche. Inaspettata, emozionante e con tanti risvolti a sorpresa: l’unica certezza era che se fosse salita la squadra blanquiverde, sarebbe stato per merito di Nino, il vero veterano del suo calcio, capace a quarant’anni di scrivere ancora pagine di calcio da protagonista.
Vero, il gol promozione porta la firma di Pere Milla, ala classe 1992 che ha fatto la spola tra Liga e Segunda in questi anni senza mai trovare la consacrazione fino a quel gol, ma è chiaro che in un’annata così è giusto riconoscere i meriti di quella che è la vera leggenda vivente del club.
La storia parla per lui: Nino è il miglior marcatore e il giocatore con più presenze nella storia dell’Elche, oltre che avere gli stessi identici record nella Segunda Spagnola, la categoria di cui è il padrone assoluto. E allora non poteva non esserci lo zampino suo in questa promozione, nonostante i 40 anni: il gol a Saragozza è stato cruciale per qualificarsi nella finale vinta poi a Montilivi contro il Girona.
Ora si può godere la sua ultima impresa calcistica che lo vedrà forse chiudere la carriera in Liga, un campionato che si è meritato dopo le tante stagioni di supplizio. Una festa che in pochi si sarebbero aspettati ma che è stata quantomai meritata: 0 gol subiti nelle quattro partite di playoff, merito anche dell’altra vera stella della squadra, Edgar Badia, il portierone cruciale per questa promozione.
👋 Adiós a Segunda, adiós 🎶💚 pic.twitter.com/T29LP61YT8
— Elche Club de Fútbol 🚀🆙🌴 (@elchecf) August 24, 2020
A fine gara si sono ritrovati tutti nello spogliatoio per i festeggiamenti, hanno materialmente salutato la Segunda, una categoria in cui sembravano condannati a restare e che invece abbandonano in trionfo. Da sfavoriti, da quarta su quattro, ma con la testa di chi ci ha creduto sempre, nonostante rischiasse anche di non partecipare per via del Fuenlabrada. La festa meritata della città, la consacrazione sacrosanta di uno dei totem del calcio di provincia spagnolo, Nino, l’attaccante quarantenne che ha vissuto il suo ultimo sogno.