Un abbraccio con Gallardo a inizio partita che ha tanto sapori: quello dell’affetto per chi ha condiviso tanti anni assieme, di chi ha raggiunto il massimo della propria carriera assieme all’altro, ma forse anche di chi si sta per scusare come se avesse il presentimento di qualcosa. Nacho Fernández non si può dire che lo sapeva, ma lo poteva intuire.
Il livello die club brasiliani ha superato quello degli argentini, come visto peraltro negli ottavi di finale dove tutte le sfide Argentina-Brasile hanno visto passare il turno ai club verdeoro, e questa volta a presentarsi favorita nel match tra River Plate e Atlético Mineiro era proprio la squadra brasiliana.
Uno dei club maggiormente cresciuti nel corso dell’anno grazie agli arrivi pesanti di Hulk e di Nacho stesso, e anche dell’esperto allenatore Cuca, che su quella panchina ha già vinto la Copa Libertadores nel 2013 e l’anno scorso ha sfiorato il titolo arrendendosi solo al Palmeiras in finale. A breve potrebbe arrivare anche Diego Costa come rinforzo per l’attacco e questo creerebbe i contorni di una squadra decisamente difficile da battere. Il River invece come ogni mercato ha perso pezzi pesanti e adesso si prepara a salutare Montiel (Siviglia) e forse anche Carrascal.
Insomma, Nacho Fernández è diventato l’emblema del cambio di gerarchie in questa partita prima, e l’uomo che l’ha decisa poi. Il match è terminato 1-0 e non poteva non segnare lui: al Monumental, al suo amico Franco Armani, dopo l’abbraccio con Gallardo. Gol pesante perché costringe il River a dover rimontare in Brasile, fatto già accaduto e anche più volte nel recente passato, ma più complicato contro un autentico squadrone che può ambire anche alla vittoria finale.
Nacho ha tentato anche un gol capolavoro con un tiro a pallonetto, che però ha preso la traversa evitando l’incidente diplomatico. Forse per scusa, per timore o magari solo per sbadataggine, ha rimediato un rosso diretto per un’entrataccia su un avversario, tenendo comunque aperta la sfida in vista del ritorno. Perché senza di lui è sicuramente un altro River Plate, ma sarà anche un altro Atlético Mineiro.