In un Velez sempre più a rischio retrocessione serviva una scossa: troppo importante la storia del Fortin per disputare un campionato di fondo classifica, troppo negativo fin qui il cammino di una rosa tecnicamente superiore a moltissime squadre di Primera Division. La scossa è arrivata nel momento di maggior emergenza, quando tutto sembrava andare storto per l’ennesima volta: a prendersi la responsabilità è stato un ragazzino, Matias Vargas, un classe ’97 capace in pochi attimi di illuminare la scena.
Lo chiamano il “Monito“, perché figlio del “Mono“, apodo dato a suo padre. Oggi era alla terza presenza col Velez, la prima da titolare. Eppure è stato perfetto. Grande giocata sullo stretto e gol di punta da grande uomo d’ara, fantasia al servizio della squadra, rifornimenti costanti e di qualità per l’unica punta. Il Fortin è una squadra che con Omar De Felippe non ha trovato fin qui grandi risultati ma ha saputo sicuramente dar spazio ai giovani.
Oggi è stato il giorno di Matias Vargas, capace di riacciuffare la gara col Defensa Y Justicia, una partita che era indirizzata verso l’ennesima sconfitta ma che si è rimessa sui binari giusti grazie al suo gol. Poi nel finale il rigore sbagliato da Nasuti e la rete di Caire hanno reso ancor più importante il momentaneo 1-1 del 19enne.
Piccolino fisicamente, supportato dai piedi e non dai muscoli: Vargas non arriva al metro e settante ma ha un controllo di palla fulminante che ha illuminato gli occhi di Guillermo Morigi (allenatore della squadra riserve) prima, e di De Felippe poi, convincendo proprio il DT della prima squadra a schierarlo in questo momento di forte difficoltà.
Un barlume di speranza in più verso una corsa salvezza che adesso è molto più credibile: la luce l’ha accesa Matias Vargas, l’ennesimo talento lanciato nella mischia dal Velez.