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L’odissea dell’Atletico Tucuman e l’incredibile notte di Quito

L’Atletico Tucuman è la grande protagonista della notte: non fa notizia il successo sul campo de El Nacional, la squadra ecuadoriana che aveva strappato un prezioso 2-2 all’andata, ma il modo in cui è arrivato il passaggio del turno e soprattutto come il Tucuman si è presentato al fischio d’inizio.

Tre ore di ritardo sul volo visto che l’aereo non aveva l’autorizzazione per partire ed ha quindi dovuto subito fare un’inversione di rotta ed atterrare poco dopo il decollo. Il Tucuman è partito con forte ritardo arrivando al piccolo aeroporto di Quito senza sapere se c’era la possibilità di giocare visto che i dirigenti de El Nacional avevano chiesto la vittoria a tavolino in quanto superati i 40 minuti canonici oltre il fischio d’inizio che concedono questo diritto.

Tuttavia i 30.000 spettatori di Quito avevano voglia di vedere la partita e allora si è andati incontro alla sportività aspettando gli avversari. Il Tucu è arrivato con questo aereo di riserva e con un pullman che ha sfrecciato ai 130 Km/h per arrivare il prima possibile senza portare però il materiale rimasto nella stiva di quello precedente. La squadra indossato le magliette della nazionale argentina Sub 20 che per sua fortuna è proprio a Quito per giocare il Sudamericano di categoria. Albiceleste per albiceleste si è potuto giocare, probabilmente sono stati prestati anche gli scarpini ai calciatori.

E così Leandro Gonzalez ha vestito la 10 ma sulle sue spalle c’era il nome di Barco così come su quella di Zampedri, futuro eroe della serata, c’era quello di Lautaro Martinez.

La partita è stata vinta dall’Atletico Tucuman grazie ad un gol dello stesso Zampedri nonostante la squadra si sia presentata al fischio d’inizio senza praticamente effettuare il riscaldamento: in un clima surreale, in piena notte, c’è stata l’ennesima favola sudamericana simbolo di un calcio la cui passione non s ferma dinnanzi a nulla.

Non si è fermata nonostante il ritardo, nonostante i dirigenti de El Nacional chiedessero la vittoria a tavolino, non si è fermata perché c’è stata una forte prova d’amore del calcio.

L’Atletico Tucuman scrive la prima clamorosa storia di questa Copa Libertadores 2017 e in Argentina invocano un ritorno in vita della cantora popular Mercedes Sosa, voce simbolo della musica argentina natia proprio di Tucuman, per dedicare una canzone a questa impresa.

Ora nel prossimo turno di ci sarà il Junior di Barranquilla: ci sarà una nuova trasferta di tantissimi chilometri per arrivare nel nord della Colombia con la speranza che questa volta il viaggio sia più confortevole.

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