Sembra un paradosso, ma nell’anno perfetto dei Campioni d’Europa, a far male è proprio la Champions League. Se in Inghilterra il Liverpool ormai sta disputando un campionato a parte in cui non sono contemplate sconfitte, fuori dai confini dell’Inghilterra la situazione non è poi così serena.
Al Wanda Metropolitano, lo stadio in cui qualche mese fa i Reds avevano alzato al cielo la coppa più desiderata di tutte, l’Atletico Madrid è riuscito a scardinare il meccanismo perfetto degli inglesi, un’impresa che in questa stagione è riuscita davvero a pochissime squadra. Per il Liverpool è la seconda sconfitta in 6 partite disputate in questa Champions League, una media che sicuramente non rispetta la grande annata dei ragazzi di Klopp: l’Europa che li aveva aiutati a tornare grandi dopo anni di duro lavoro adesso si è trasformata nell’unico campo in cui i Reds non riescono a primeggiare.
Spezzare l’incantesimo delle vittorie è stato abbastanza semplice per l’Atletico di Simeone, tornato a gioire in un periodo non semplicissimo della stagione. Il 27% di possesso palla basta e avanza agli spagnoli per difendere l’1-0 firmato Saul, un vantaggio praticamente mai messo in discussione dato che il Liverpool ha concluso la partita con 0 tiri calciati nella porta avversaria. Una statistica sconvolgente per una squadra dal potenziale offensivo terrificante e che andava in gol da 35 partite consecutive in tutte le competizioni.
Ed è quasi sconvolgente vedere le due facce dello stesso Liverpool a distanza di otto mesi: sullo stesso campo in cui i Reds avevano incastrato il Tottenham nella finale perfetta, i Colchoneros sono riusciti a imbrigliare il gioco velocissimo e ipnotico degli avversari, bloccando in poche mosse tutti i punti di forza messi in evidenza proprio in quello stadio. Tutto però si deciderà nella partita di ritorno ad Anfield, il fortino del Liverpool in cui anche l’impossibile può diventare realtà.