Una delle squadre a cui la pausa forzata non ha fatto bene è, senza ombra di dubbio, il Leicester; le Foxes, da quando la Premier League ha riaperto le danze, non sono riusciti a ritrovare quello stato di forma mostrato durante la prima parte di stagione. Due punti in tre partite e una qualificazione Champions non più così scontata; Vardy e compagni hanno un solo punto di vantaggio sul Chelsea e tre sulla coppia United-Wolves. A preoccupare, oltre ad un calendario non proprio semplicissimo, è la condizione fisica di una squadra incapace di ritrovare quelle sensazioni pre lockdown.
Leicester, ritrovare la migliore condizione
Il Crystal Palace, uno dei pochi avversari (sulla carta) abbordabili, deve rappresentare il punto di svolta per un Leicester che ha perso ogni tipo di certezza. La difesa appare meno solida con la coppia Soyuncu-Evans non più sicura come ad inizio stagione e i due terzini che non riescono ad essere incisivi in fase di spinta; un reparto a cui manca equilibrio e, da questo punto di vista, contano le prestazioni di Ndidi. Il centrocampista è calato ed ha una condizione fisica ancora lontano dal cento per cento. Passando al reparto offensivo le cose non vanno meglio: Vardy non segna dal match contro l’Aston Villa (datato nove marzo), Perez non riesce ad essere decisivo e Gray è ancora troppo discontinuo. L’unico attaccante ad aver trovato la via delle rete è Iheanacho a cui però manca ancora quel quid in più per fare la differenza con continuità.
Vietato mollare
Al Leicester ora serve compattezza; la squadra non partiva con l’obiettivo di qualificarsi per la Champions League ma, considerando il cammino fatto per due terzi di stagione, gettare tutto ora sarebbe un vero peccato. Il calendario non è per niente semplice ma, ritrovando determinate caratteristiche e soprattutto la condizioni di giocatori chiave, il quarto posto è ancora possibile.