Sarà strano vedere cominciare il Brasileirao con un portiere diverso da Rogerio Ceni tra i pali del San Paolo, ci saranno quel tocco di novità e quel pizzico di nostalgia che daranno un sapore totalmente nuovo ad un campionato che così incerto non è cominciato forse mai.
Il San Paolo ha provato ad abituarsi in questi mesi all’assenza del suo Rogerio Ceni, lo ha fatto con le partite del Paulistao, con le gare importantissime di Copa Libertadores ma adesso dovrà cominciare il primo vero campionato nazionale senza il vanto della propria storia, senza una leggenda tra i pali.
È inutile presentare Rogerio Ceni, i numeri e la storia parlano per lui: non è solo il portiere goleador più forte di sempre con 130 gol in 1241 partite, non è solamente un giocatore che ha vestito per 26 anni la maglia della Tricolor ma molto molto di più.
E farà strano vedere cominciare uno dei campionati più pazzi e imprevedibili del mondo senza un personaggio così azzecato e calato nella realtà di questo torneo, un uomo così dannatamente brasiliano che riesce a mascherare i suoi istinti di follia in un contesto che di normale ha veramente poco. Perché se ami il Sudamerica ed in particolare il Brasile, sarai avvolto da una serie di sensazioni che difficilmente potrai provare cambiando latitudine e persino un portiere che ha il coraggio di abbandonare la sua casa per provare a scrivere la storia gonfiando l’altra rete, ti sembrerà il giusto ingrediente per rendere il campionato ancora più vero e credibile.
Una vita a difendere quella porta, sempre la stessa, con la forza e il coraggio di entrare nella leggenda di quei colori e l’ambizione di gonfiare quell’altra di rete. Perché se ti chiami Rogerio Ceni non puoi accontentarti di essere un eroe tra i pali ma puoi fare ancora molto di più: puoi uscire dalla porta e giocare come gli altri, puoi dribblare, palleggiare e persino segnare. Tanto.
E chissà se il San Paolo troverà le sue certezze, chissà se la squadra avrà bisogno di quella assurda follia che ha reso il suo portiere unico e inarrivabile nella storia del calcio.
Comincia una nuova era per il Brasileirao, un’era senza il portiere goleador per eccellenza. Probabilmente ci abitueremo a breve perché questo campionato saprà trovare caos e illogica con estrema facilità ma ad ogni calcio di rigore o punizione dal limite per la Tricolor ci ritroveremo a pensare a quel genio innamorato della propria maglia che per 130 volte ha fatto capire che per un portiere in Sudamerica non esistono limiti.