L’Ado den Haag è la sorpresa di questo inizio campionato: la squadre dell’Aia vola in testa alla classifica con 9 punti guadagnati in 3 gare. La società gialloverde non partiva così bene da anni. Per ritrovare uno start così positivo in Eredivisie dobbiamo volare negli anni ’70 quando il club era tra le grandi d’Olanda, un ottimo outsider al classico dominio della triade (Psv, Ajax e Feyenoord). Questo avvio scoppiettante è merito delle due punte sulle quali fa affidamento il Den Haag: Havennar e Kasteneer. Il primo non è più una vecchia conoscenza e ha dimostrato di saper vedere bene la porta nelle passate stagioni; il secondo torna da un prestito in Eerste Divisie e si sta mettendo in mostra per le ottime doti tecniche. Analizziamo meglio i due artefici di questo piccolo “miracolo” di inizio torneo…
HAVENAAR, LA PUNTA GIAPPONESE DI ORIGINE OLANDESE
Havenaar nasce il 20 maggio a Hiroshima nel 1987. I suoi genitori olandesi si sono trasferiti in Giappone quando il padre, Dido Havenaar, ha firmato per giocare nel club di Hiroshima. Il suo debutto nel calcio professionistico risale al 2006 con la maglia del Yokohama F. Marinos che vestirà fino al 2010. Poche apparizioni e nessuna realizzazione per lui nelle 26 occasioni concesse. Il talento è visibile e per questo, il club giapponese, lo manda in prestito per i due anni successivi prima al Avispa Fukuoka e poi al Sagan Tosu. Il ragazzo si sblocca e si consacra come un perfetto rapinatore d’area. Le doti vengono intraviste dal Ventforet Kofu: nella stagione 2010-2011, in 63 gare mette a segno 37 reti entrando, a fine campionato, negli undici migliori della stagione giapponese. Havenaar si gode il momento e viene contattato dal Vitesse e, il 21 dicembre del 2011, approda in Olanda, patria dei suoi genitori. Firma un contratto di due anni e mezzo con i gialloneri togliendosi le sue soddisfazioni e chiudendo l’avventura con 79 presenze 26 realizzazioni. Nonostante tutto, il club olandese, non sembra puntare su di lui e il ragazzo vola in Spagna alla corte del Cordoba a titolo definitivo. L’esordio è contro il mostro sacro Real Madrid e il match viene perso per 2-0. Havenaar verrà impiegato pochissimo in stagione, solo 5 volte, e al termine preferisce cambiare aria giungendo nella fredda Finlandia con l’HJK Helsinki. La firma avviene il 2 marzo del 2015 e lo attenderanno 20 presenze e 4 reti. Ad agosto, l’allettante offerta dell’Ado den Haag che vuole riportarlo in patria, convince il giapponese a firmare immediatamente. In un ambiente che crede e punta su di lui, Havenaar trova finalmente il suo paradiso e sfodera tutte le sue miglior doti: la punta, in area di rigore, è un vero e proprio rapace. Ogni pallone vagante finisce tra i suoi piedi prima di gonfiare la rete. Ottimi i suoi inserimenti che non danno punti di riferimento agli attaccanti avversari e gli permettono, con facilità, di smarcarsi per depositare facilmente e la sfera alle spalle del portiere. Bravo anche nello stacco e nei colpi di testa, la classica punta che una volta servita conclude l’azione con il gol. Con la maglia del Den Haag, Havenaar, sigla 16 reti in 31 gare nel campionato d’esordio. Nella stagione corrente esordisce immediatamente con una doppietta contro il neo promosso Eagles, nel sonoro 3-0 casalingo il 7 agosto 2016. 2 realizzazioni e 3 punti che stanno permettendo al club dell’Aia di guardare le avversarie dal posto più alto della classifica. Ecco i suoi centri nella stagione 2015-2016:
KASTANEER, IL RITORNO DEL TALENTO OLANDESE
L’altra sorpresa della stagione dell’Ado den Haag è Kastaneer, attaccante classe ’96 che ha fatto estremamente bene, lo scorso anno, in prestito all’Eindhoven. Il talento olandese inizia a muovere i primi passi nelle giovanili del Feyenoord per poi passare al Dordrecht fino al 2013. A fine anno, l’Ado den Haag, viene folgorato dalle grandi doti tecniche del ragazzo e decide di acquistarlo parcheggiandolo temporaneamente nelle giovanili. Dopo 2 anni di poco impiego in prima squadra, ma di ottimi risultati nel settore “primavera”, si decide di mandalo in prestito nell’Eerste Divisie con la maglia dell’Eindhoven. Kransteen, nella Serie B olandese, trova più spazio e continuità mostrando all’Olanda tutto il suo repertorio: l’attaccante è rapido e veloce, propenso al dribbling per creare superiorità e superare l’avversario per tentare la conclusione. Il suo destro è estremamente sensibile ed educato adatto sia a piazzare la sfera alle spalle dei portieri avversari che per servire i compagni a pochi passi della rete. Buona visione di gioco spesso offuscata dalla foga giovanile di dover mettersi costantemente in mostra. Con la maglia biancoazzurra, in Eerste Divisie, si impone in 10 gare mettendo a segno 4 reti, essendo arrivato durante il mercato estivo. A fine stagione ritorna con i gialloverdi e viene promosso in prima squadra con l’arduo compito di imporsi a fianco dell’esperto Havenaar. Il ragazzo non sente il peso delle aspettative e in 2 gare mette a segno 3 reti balzando, con Elia, in testa alla classifica cannonieri dopo appena 3 giornate di campionato. Le sue realizzazioni hanno permesso al suo club di superare il Vitesse 2-1 (doppietta per lui) e l’Excelsior sempre con il medesimo risultato (rete che ha regalato il momentaneo pareggio). 6 punti che uniti ai 3 forniti da Havenaar, nella prima stagionale, hanno permesso al Den Haag di balzare in testa alla classifica, con una partenza sprint che non si vedeva da anni nella città dell’Aia. Il talento è pronto a stupire ancora e con il compagno di reparto renderà la vita ostica a numerosi difensori avversari. Vi lascio con un video che mette in mostra tutte le sue qualità: se gestito bene, la punta olandese potrà far parlare di se nei prossimi anni…