Nelle dieci vittorie consecutive del Manchester City, serie che ha permesso ai Citizens di prendersi la testa della classifica con cinque punti di vantaggio sul Manchester United, ci sta la firma di Gundogan. Il centrocampista tedesco sta diventando un fattore nel sistema di gioco di Guardiola. Nove gol in campionato, cinque nelle ultime cinque e miglior marcatore della squadra (uno in più di Sterling) per l’elemento in più della squadra tornata a dominare la Premier League. Contro il Liverpool ha sbagliato un rigore, realizzato una doppietta ma soprattutto disputato novanta minuti di altissimo profilo. Andiamo a vedere come Gundogan ha contribuito alla rimonta del Manchester City.
Gundogan, qualità e quantità al servizio di Guardiola
Il 4-3-3 con cui il Manchester City affronta le partite diventa, in corso d’opera, un 4-2-3-1; l’elemento che va a giocare dietro la punta, più di Bernardo Silva e di De Bruyne, è Gundogan. Centrocampista di enorme quantità diventato, grazie a Guardiola, l’attaccante più pericoloso della squadra. Il suo apporto realizzativo non sono solo i rigori; l’ex Borussia Dortmund, infatti, è diventato perfetto nei tempi di inserimento. Quando gli attaccanti non riescono a trovare la via della rete ci pensa Gundogan prendendo alle spalle la difesa avversaria. La stagione del Manchester City passerà molto dal rendimento del centrocampista. Premier, coppe nazionali ma soprattutto Champions League; i Citizens sono in corsa per tutti gli obiettivi e la stagione potrebbe diventare indimenticabile.
La mano di Guardiola
Gran parte del merito per il rendimento del numero otto del City è, senza alcun dubbio, di Guardiola. Il tecnico, probabilmente il numero uno al mondo, ha dimostrato ancora una volta, la sua intelligenza nel capire come Gundogan potesse rendere al meglio da mezzala (che diventa trequartista) piuttosto che da diga davanti la difesa.
Nove gol, quantità e qualità: Gundogan è l’uomo in più di un Manchester City pronto a vincere tutto.