La giornata di Ligue 1 si apre col botto: dopo il successo del Nantes contro l’Angers di ieri sera oggi ha aperto la giornata il clamoroso 2-1 rifilato dal Guingamp al PSG.
La vittoria in Coupe de la Ligue era un falso barlume di speranza: il Paris Saint Germain ancora deve trovare la sua dimensione e oggi i problem i sono emersi tutti. Merito anche di un Guingamp astuto e ordinato che ha saputo affrontare al meglio una sfida sulla carta proibitiva.
L’allenatore Kombouaré è uno che l’ambiente parigino lo conosce e sa come funziona: in riva alla Senna ha giocato 5 stagioni e diretto per 3 da allenatore. Le cose sono cambiate molto dal 2003, anno della sua ultima esperienza da tecnico a Parigi ma oggi sembrava andare incontro ad un libro aperto. Il suo EAG ha bloccato ogni fonte di gioco avversaria, ha poggiato la sua partita su un solidissimo centrocampo formato da Diallo e Deaux che ha negato ogni rifornimento a Cavani e compagni di reparto con risultati impeccabili per un’ora di gioco prima di andare a segnare le reti che hanno deciso l’incontro.
Organizzazione tattica impeccabile, atteggiamento e carattere di chi sa cosa deve fare. Il PSG in partita ci è entrato solamente nel finale dopo 80 minuti di nulla o quasi. Salibur la sblocca su un lancio di Deaux sfruttando un’uscita avventata di Areola, poco più tardi De Pauw raddoppia in un’azione praticamente analoga e chiude i conti.
Inutile l’arrembaggio dopo il 2-1 di Cavani da parte del Paris che si è imbattuto in un avversario conscio delle proprie potenzialità salvato anche dalle parate di uno splendido Johnsson che ha salvato il risultato nel momento chiave.
Adesso il Guingamp sale addirittura in zona Europa League mentre il PSG è costretto a sperare in un passo falso di Monaco e Nizza che hanno la forte chance di scappare via. Una Ligue 1 tutt’altro che scontata e piena di colpi di scena: la diciottesima giornata non ha fatto eccezione e a far festa è stato il Guingamp di Antoine Kombouaré, l’ex parigino nelle vesti del guastafeste.