Una partita folle, l’ennesima del Borussia Dortmund, conclusa tre a tre contro il Paderborn fanalino di coda. Il BVB ha dimostrato limiti e pregi all’interno di novanta minuti senza senso. Un primo tempo regalato, giocato con sufficienza e presunzione; completamente diverso l’atteggiamento nella ripresa dove i ragazzi di Favre hanno mostrato la loro superiorità tecnica. Una partita che deve far riflettere; ok la rimonta ma in una Bundesliga così incerta non si possono commettere errori del genere. Ora il Barcellona in una sfida decisiva per il futuro di Favre; il tecnico, contestato al termine della gara di ieri sera, deve uscire dal Camp Nou con un risultato positivo per continuare la sua avventura sulla panchina del Dortmund. Impresa decisamente complicata.
Dortmund, un problema di atteggiamento
Inter e Paderborn, partite molto simili in cui il Dortmund è stato costretto a rimontare il risultato. Quattro punti conquistati e la consapevolezza che il BVB non riesce ad esprimere il suo enorme potenziale per tutti i novanta minuti. Un problema di atteggiamento: troppo spesso vediamo le Wespen iniziare la partita senza quella cattiveria che dovrebbe contraddistinguere una squadra in lotta per il Meisterschale. Un problema causato anche dal tecnico; Favre, sempre più lontano dal mondo Dortmund, ha perso da tempo le redini della squadra e la scelta di far partire Hakimi dalla panchina lo evidenzia; ok la sfida di mercoledì prossimo, con il Barcellona, in Champions ma il terzino marocchino non può uscire dall’undici titolare e anche con il Paderborn lo ha dimostrato fornendo l’assist del primo goal.
Un problema di atteggiamento che compromette la crescita di una squadra forte ma costantemente alla ricerca del definitivo salto di qualità. L’unica soluzione (cambiare allenatore potrebbe non bastare) è lavorare sulla testa dei giocatori e fargli capire come i primi tempi contro Inter e Paderborn sono deleteri; rimontare due o tre goal è sempre bello ma alla lunga non ti porta ad alzare trofei.