Il Galatasaray, fuori dalla lotta per il titolo, ha solo un grande obiettivo: centrare il quarto posto per poter accedere ai preliminari di Europa League. Il passo, però, non è quello da grande squadra e, la caduta verticale post COVID, potrebbe vanificare anche l’approdo ai campi europei. Terim non ha più il controllo della squadra che appare sfiduciata, senza gioco e non in grado di reagire ad una crisi che sta diventando sempre più nera.
NIENTE TITOLO, EUROPA IN BILICO: LA CRISI DEL GALATASARAY
Ad Istanbul si respira aria di trionfo pensando al Basaksehir, ma il lato giallorosso della città sta vivendo una delle stagioni meno entusiasmanti degli ultimi 10 anni. Il Galatasaray ha iniziato a zoppicare poco prima dello stop per COVID-19 ma, nonostante tutto, il club era rimasto ad un solo punto di distanza dalla vetta occupata da Trabzonspor e Basaksehir. Alla ripresa della Super Lig la brutta sorpresa: la rosa di Terim non si è fatta trovare pronta e ha perso il treno per il titolo e, ora, rischia anche il posto valido per i preliminari di Europa League.
Il Galatasaray non vince da 6 gare con 4 punti strappati, solo 2 da quando il campionato è ripreso: la squadra sembra priva di motivazione, poco incisiva sotto porta e completamente disattenza in difesa con i numeri che dimostrano il momento negativo che si sta attraversando. Negli ultimi 6 match, la retroguardia ha incassato ben 11 reti, una media di quasi 2 a partita: i giallorossi, fino alla scorsa giornata, vantavano ancora la miglior difesa della Super Lig, ora scippata dal Basaksehir fermo a quota 27 contro i 29 di Falcao e compagni. Anche l’attacco ha avuto la sua decrescita: dei 49 gol realizzati, solo 7 sono arrivati dalle ultime 6 partite incriminate. Poca lucidità e tanti errori hanno contribuito al poco cinismo del reparto offensivo che per troppe volte ha dovuto fare a meno proprio di Falcao, bloccato costantemente dagli infortuni. Il colombiano è rimasto bloccato due mesi per un problema al tendine d’Achille e, successivamente, altre due settimane per un risentimento alla coscia: nonostante tutto, in 16 partite è riuscito ha gonfiare la rete in 10 occasioni.
Un’altra tegola è stata la frattura rimediata da Muslera che lo ha reso indisponibile per tutto il resto della stagione: il portiere dava sicurezza ed esperienza ad un reparto che sembra non trovare affinità con il suo sostituto. Oltre tutto questo, aggiungiamo anche il problema caratteriale: nelle 4 partite disputate dopo la sosta, il Galatasaray ne ha chiuse 3 con 10 uomini in campo. I cartellini rossi fioccano con troppa facilità e tante volte per falli ingenui o per la troppa foga che puniscono ulteriorente una squadra che pian piano sta affondando. Il treno per il titolo è svanito immediatamente, resta viva la pista per un posto ai preliminati di Europa League: il quarto posto, però, è nel mirino del Besiktas che resta a 2 lunghezze di distanza con l’occasione fallita del sorpasso dopo la sonante sconfitta del Galatasaray contro il Trabzonspor. Adesso c’è il match in casa dell’Alanyaspor che viene da un buon percorso, ma non ha nulla da chiedere al campionato: una vittoria potrebbe far rinascere i giallorossi almeno per centrare l’Europa e non rendere del tutto fallimentare la stagione in corso.