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Chilwell e una vittoria fondamentale per il Chelsea

L’anticipo della quarta giornata di Premier League metteva di fronte Chelsea e Crystal Palace; i Blues, dopo un inizio di stagione altalenante con l’eliminazione ai calci di rigore dalla Carabao Cup per mano del Tottenham, cercavano i tre punti per affrontare la sosta senza troppe pressioni. I ragazzi di Hodgson, invece, volevano un’altra vittima illustre dopo il successo sul campo del Manchester United. Una partita a ritmi diversi rispetto a quelli che ci ha abituato il calcio inglese; gran parte del merito va al tecnico delle Eagles capace di ingabbiare tatticamente la squadra di Lampard prima di capitolare nella ripresa. Il Chelsea ottiene la prima vittoria casalinga della stagione grazie ad una grande prova di Chilwell e alla freddezza dal dischetto di Jorginho.

Chilwell, esordio da sogno a Stamford Bridge

La prima di Chilwell a Stamford Bridge non poteva andare meglio di così; goal, assist e una grande prestazione per l’ex Leicester che ha subito mostrato gran parte della sue qualità. Giocatore giovane, dotato di ottima corsa ed un bel piede, garantisce una costante spinta offensiva e soprattutto un buon apporto in zona goal (chiedere a Zouma per l’assist). Serviva una gara così ai Blues per affrontare la sosta con serenità dopo le difficoltà delle prime uscite; la squadra non esprime ancora un gioco fluido come vorrebbe il tecnico ma oggi sono arrivate buone risposte soprattutto dalla difesa visti i zero goal subiti. Ora la pausa con la possibilità di accelerare l’inserimento di gente come Havertz e Werner per poter finalmente essere una grande protagonista di questa Premier League.

Crystal Palace, bene a metà 

Una partita dai due volti: bene nel primo tempo, malissimo nella ripresa. Il Crystal Palace tiene cinquanta minuti, fino all’errore di Sakho che genera il vantaggio Chelsea. Da quel momento le Eagles sono letteralmente sparite dal campo commettendo una serie di errori evitabili. Sconfitta pesante, per quanto riguarda il punteggio, ma da cui la squadra deve ripartire perché fino all’uno a zero il piano di Hodgson stava riuscendo alla perfezione.

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