Il Venezuela questa sera farà il suo esordio in Copa América contro il Brasile, ma viene da giorni in cui ha vissuto nel totale caos. L’esplosione di casi covid ha portato il CT José Peseiro a soluzioni drastiche dell’ultimo minuto, per via di una situazione molto complicata da gestire.
Già in partenza aveva dovuto rinunciare a due istituzioni della sua nazionale, ossia Salomón Rondón, capocannoniere della Vinotinto, e l’ex Udinese Darwin Machís, entrambi infortunati. Poi il boom di contagi ha fatto il resto, con 13 giocatori che hanno dovuto abbandonare il ritiro. Per compensare questa perdita sono stati chiamati 15 giocatori d’emergenza all’ultimo minuto, ma non tutti potranno prendere parte al torneo.
La Conmebol, conscia della situazione, ha concesso al Venezuela di poter cambiare un numero illimitato di calciatori della lista e non solo i cinque previsti dal regolamento ufficiale, in modo da non portare dentro alla competizione una nazionale così povera di elementi. Tuttavia non tutti i calciatori convocati d’emergenza potranno prendere parte alla spedizione e quindi si aspetteranno le scelte finali di Peseiro per capire da chi sarà composta la rosa della Vinotinto. Le buone notizie però sono che tra i positivi non ci dovrebbero essere i giocatori più forti dell’iniziale lista dei 28, ossia Yangel Herrera e Josef Martínez, mentre non ci sarà il portiere Wuílker Faríñez, altro grande atteso della competizione.
Uno scenario che non è certo tra i migliori se si calcola che alle ore 23 la squadra dovrà fare il debutto contro il Brasile in Brasile, ma che purtroppo non è possibile da cambiare. Se far partire questa Copa América è stato complicato, farla partire anche per il Venezuela sembra una vera e propria impresa.