Il nuovo Everton di Carlo Ancelotti è partito col piede giusto ottenendo due vittorie in due partite: prima il successo casalingo sul Burnley, poi i tre punti sul campo del Newcastle. Entrambi i successi portano la firma di un solo giocatore: Dominic Calvert-Lewin.
Il ragazzo nativo di Sheffield e cresciuto nell’Academy delle Blades, è arrivato a Goodison Park nell’estate del 2016 per una cifra vicina ai due milioni di pounds, e a dispetto dell’investimento non particolarmente oneroso, ha avuto fin dall’inizio i fari puntati su di lui. Calvert-Lewin è infatti da sempre considerato una delle grandi promesse del calcio inglese e quelli che lo seguono attentamente da qualche anno, non hanno dubbi sulla sua esplosione nel calcio che conta, definendolo un giocatore speciale, sopra alla media tecnicamente e letale nel colpo di testa. Tutte caratteristiche particolarmente utili ad un centravanti moderno come Calvert-Lewin, anche se le prime stagioni con la maglia dell’Everton non sono state probabilmente all’altezza delle aspettative. Nel primo anno a Goodison Park il ragazzo classe 97′ ha segnato 1 gol in 11 presenze in Premier, nel secondo 4 in 32 partite, mentre ha chiuso con 6 in 35 lo scorso anno. La stagione attuale è già diventata la migliore della carriera per l’ex Sheffield United che ha segnato 7 gol in 18 partite in campionato, 5 nel solo mese di dicembre, 3 nelle ultime 2. Numeri importanti che sembrano certificare la maturazione di Calvert-Lewin proprio nell’anno in cui il club ha investito parecchi soldi in un altro giovane attaccante come Moise Keane. Di sicuro Carlo Ancelotti si ritrova tra le mani un gioiello forse ancora grezzo, ma che con le giuste indicazioni potrà trasformarsi in un gioiello prezioso non solo per l’Everton, ma per tutto il calcio inglese alla ricerca degli eredi di Vardy e Kane. La nazionale maggiore per ora resta un sogno per Calvert-Lewin, ma il talento dei Toffees spera di lasciare in futuro un segno indelebile per la rappresentativa del suo paese come ha già peraltro fatto con la nazionale dei tre leoni under 20, campione del mondo nel 2017 grazie alla rete decisiva in finale contro il Venezuela dell’attaccante dell’Everton. Una rete storica che gli ha permesso di diventare il terzo giocatore inglese a realizzare una rete in una finale mondiale, insieme a lui due leggende come Martin Peters e Geoff Hurst.