L’Ajax non si ferma e consolida il primato con il terzo successo consecutivo: per la seconda volta, in tre gare, Ten Hag si ritrova a dispustare un tempo in 10 per l’espulsione diretta di Alvarez. Bazoer cerca di rovinare la giornata alla sua ex squadra, ma Antony riesce nuovamente a regalare il trionfo ai suoi. I gialloneri si devono arrendere a causa di una difesa distratta e di un attacco poco incisivo nonostante la superiorità numerica.
PROMES SBLOCCA, BAZOER ILLUDE: ANTONY SALVA L’AJAX E TEN HAG DAL PAREGGIO
L’Ajax, nonostante i problemi di eccessiva foga in campo, riesce a strappare i 3 punti in una difficile sfida come quella contro il Vitesse, ancora a punteggio pieno prima di affrontare gli ajacidi alla Johan Cruijff Arena. Ten Hag deve ringraziare Antony, capace di togliere le castagne dal fuoco in un match che si era messo su binari tutt’altro che felici.
Ad Amsterdam, l’incontro prende immediatamente una piega favorevole ai padroni di casa che si ritrovano avanti con il primo sigillo in campionato di Promes, imbeccato da un perfetto assist di Mazraoui dopo appena venti minuti di gioco. Il Vitesse, nonostante le due vittorie consecutive nelle prime due partite di Eredivisie, appare spento e timoroso davanti ad una formazione più organizzata ed esperta. L’episodio che riapre una partita a senso unico arriva poco prima del duplice fischio: Alvarez, nel tentativo di recuperare palla, calpesta un giocatore avversario e l’arbitro non ha esitazioni nell’estrarre il rosso diretto. Anche il match d’esordio dell’Ajax fu caratterizzato dalla prematura espulsione di Tagliafico per fallo da ultimo uomo. Nella ripresa, con un uomo in più, gli ospiti iniziano a premere e trovano il pari con Bazoer: l’ex calciatore biancorosso fulmina Onana con un perfetto destro sotto la traversa sullo svolgersi di un calcio d’angolo. I ragazzi di Ten Hag provano il tutto per tutto e alzano ritmo e baricentro per centrare una vittoria fondamentale per non perdere punti per il titolo: a togliere le castagne dal fuoco ci pensa sempre Antony, come contro lo Sparta Rottedam. Il giovane acquisto sigla il suo secondo gol in Eredivisie dopo 3 incontri da titolare: prezioso lo strappo di Kudus che serve l’attaccante che incrocia con un rasoterra secco e letale.
Il risultato regge fino al triplice fischio e sottolinea la grande superiorità dell’Ajax: la rosa di Amsterdam, per la seconda volta, riesce a portare a casa il risultato nonostante l’inferiorità numerica, mostrando compattezza, gioco e calciatori con uno spessore tecnico superiore alla media. Ten Hag può essere soddisfatto per l’ennesima reazione alle avversità anche contro un avversario in forma come il Vitesse, troppo evanescente e spaventato da una Johan Cruijff Arena priva del suo pubblico migliore. I nuovi innesti stanno facendo la differenza: Antony e Kudus stanno dando fantasia, velocità e imprevedibilità all’azione e provano a far dimenticare sia Ziyech che Van de Beek. Neres nuovamente relegato in panchina ed Ekkelenkamp ancora tenuto fuori dagli 11 titolari dopo la partenza di Eiting e la scomparsa di Gravenberch. Labyad e Promes, dietro le due punte, non hanno pienamente convinto, ma è uno schema che può dare alternative al tecnico olandese. Peccato per il Vitesse, impaurito e senza idee: il gol di Bazoer illude i gialloneri che non riescono ad imporsi nonostante una frazione di gioco in completa superiorità numerica. Il passo falso ridimensiona il club di Arnhem che torna a casa con tanti rimpianti e qualche dubbio in più per la corsa ad un posto in Europa.