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Atletico Paranaense: una nuova alba a Coritiba

Da qualche stagione ormai l’Atletico Paranaense è una costante del calcio brasiliano: a Coritiba se ne sono accorti tutti ma dopo un buon filotto di campionati con discreti piazzamenti il Furaçao ha deciso di non accontentarsi e provare a puntare ancora più in alto. La base costruita negli ultimi anni era abbastanza solida per poter replicare i risultati delle scorse stagioni ma la qualificazione in Copa Libertadores ha fatto venire l’acquolina in bocca alla società che ha voluto azzardare una progressione da squadra di medio alta classifica a club di grande spessore.

Lo si è visto prima nella sessione di mercato dove gli acquisti di Lucho Gonzalez, Felipe Gedoz e dell’ex Inter Jonathan hanno fatto certamente rumore così come le conferme dei pezzi pregiati Nikao, Otavio e Douglas Coutinho che in altre situazioni avrebbero fatto le valigie per cercare fortune in squadre più prestigiose.

L’Atletico Paranaense invece ha voluto puntare forte su se stesso e sotto la guida di Paulo Autuori, tecnico già nella passata e importantissima stagione, sembra essere riuscito a fare quel salto di qualità che spesso club di questa portata rifiutano di fare.

E la fortuna ha premiato gli audaci perché per arrivare ai grandi risultati di ora c’è stato bisogno anche di un aiuto della Dea bendata nella fase preliminare della stagione quando al primo play off di Copa Libertadores per eliminare i colobiani dei Millionarios sono occorsi i calci di rigore.

Poi la squadra ha inglobato progressivamente i suoi nuovi elementi, il tecnico ha lavorato sull’atteggiamento dei giocatori con scelte severe ma azzeccate come quella di far fare panchina ad un Gedoz troppo presuntuoso che superato quel purgatorio ne è uscito ancora più prolifico e spietato sotto porta.

Una volta che Autuori è riuscito a mettere insieme tutti i pezzi l’Atletico Paranaense ha spiccato il volo: la difesa è una delle più composte del continente, Otavio a centrocampo detta legge e davanti tutti i giocatori di qualità riescono a finalizzare le occasioni costruite in ripartenza.

Il girone di Copa Libertadores sulla carta è uno dei più complicati visto che accoppia al Furaçao il San Lorenzo, l’Universidad Católica e i connazionali del Flamengo.

Ed è proprio contro il Fla che è arrivata la vittoria più importante: il 2-1 di questa notte ha cambiato le gerarchie del girone che adesso vede in testa delle maglie rossonere che rappresentano la città di Coritiba e non quella di Rio de Janeiro. La squadra è solida e ben messa in campo, subisce pochissimo, difende e punisce in ripartenza. Forse non ha ancora la componente spettacolare ma sembra avere il peso specifico per poter dire la sua in questa Copa aperta a qualsiasi risultato.

Una squadra così il Rubronegro paranaense non la vedeva dalla gloriosa prima metà degli anni 2000 in cui arrivarono un titolo brasiliano (2000) e un secondo posto in Libertadores (2005): ancora è presto per capire se questa generazione può arrivare a risultati così prestigiosi ma la nuova alba dell’Atletico Paranaense è una di quelle che fanno vibrare il cuore anche a tifosi calorosi come quelli del Furaçao.

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