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Argentinos Jrs, tra l’elezione di Fernández e il sogno primo posto

Era da tempo che la Paternal non si ritrovava a essere il centro calcistico dell’Argentina calcistica. L’Argentinos Juniors e il suo momento da sogno, nel calcio e anche oltre: dalle ricorrenze all’attualità, dal campo alla politica. Sono stati giorni speciali quelli per il Bicho, che si è ritrovato primo in classifica alla pari del Boca Juniors con il sogno di piazzare anche il sorpasso sfruttando un possibile calo emotivo xeneize dopo l’eliminazione dalla Copa Libertadores contro il River.

 

La prospettiva è interessante, certo, c’è un turno con il Talleres da superare, ma forse il contorno può dare una mano. Tre le date fondamentali di questo periodo: il 24, il 25 e il 27 ottobre. Prima si è celebrato il Día del hincha, la festa del tifoso del Bicho, giornata ideale per sfruttare il grande entusiasmo dovuto alla classifica.

Il giorno seguente invece era il 34esimo anniversario della Copa Libertadores vinta nel 1985, l’unica vinta dall’Argentinos nella sua storia, che l’ha poi portato a giocarsi l’Intercontinentale persa solo ai rigori con la Juventus.

Ma dopo le celebrazioni del passato, è arrivata anche una novità dal presente. Il campionato è stato fermo nel weekend per via delle elezioni presidenziali, vinte dal peronista Alberto Fernández. Il nuovo leader argentino è socio e tifoso dell’Argentinos Juniors e siederà alla Casa Rosada al posto dell’uscente Macri che invece è dichiaratamente (essendone stato anche presidente con tanto di gran numero di titoli) del Boca Juniors.

Una sorta di parallelo su quello che spera adesso tutto il tifo de La Paternal. Che sia l’Argentinos a prendere il posto del Boca, al primo posto in Superliga così come è appena accaduto alla Casa Rosada. Tutto dipende dalla partita contro il Talleres, la terza squadra più tifata del Paese per quanto riguarda la presenza media allo stadio, altra buone rivelazione in prossimità della zona Copa Libertadores. Ma nella settimana in cui l’Argentinos è diventato il centro dell’Argentina calcistica c’è davvero da aspettarsi di tutto.

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